Il cane è da sempre definito il miglior amico dell’uomo, e chi possiede un cane lo può confermare.
Se poi il proprietario è un non vedente, il cane non è solo un amico fedele ma è anche il suo più grande compagno di viaggio. Grazie alla presenza del cane, se opportunamente selezionato e formato, un cieco riesce a migliorare e velocizzare la propria mobilità, ma un cane è un cane e non un navigatore satellitare.
Partendo da questi presupposti abbiamo dato vita ad un progetto fortemente innovativo, dalle finalità etiche e sociali, che pone al centro il benessere del cane e le sue potenzialità, le quali, grazie ad una corretta relazione uomo-cane, possono rivelarsi utili al miglioramento della mobilità e dell’autonomia, e di conseguenza della qualità della vita delle persone con disabilità visiva. Il progetto vuole offrire un’opportunità anche ai cani più sfortunati detenuti nei canili, se dotati di precise connotazioni caratteriali e fisiche, di essere selezionati per stare al fianco di un non vedente condividendo con lui tutti i percorsi della vita.
Il percorso proposto non vuole sostituirsi a quello di strutture tradizionali per la formazione dei cani guida, ma vuole essere un’alternativa.
E così Guido è arrivato nella vita di Roberta, ma lasciamo che sia lui a presentarsi..
“Ciao, mi presento: sono Guido, ex Biscotto, anche se della dolcezza e del colore del biscotto non ho perso nulla. Sono arrivato a Verona dopo un lungo viaggio da Roma e prima ancora da Napoli, venerdì 26 gennaio 2018 accompagnato dalla mia madrina Francesca; insieme a lei sono andato incontro al mio nuovo destino fidandomi “ciecamente”, e a breve capirete anche il perché…
Mi sono emozionato molto quando ho conosciuto le colleghe Terry, il cane più feroce del mondo, e Appia, il cane dalle tre B (Bella-Brava-Buona) e i loro rispettivi referenti umani, Giovanni e Roberta, ma ben presto mi sono tranquillizzato e ho compreso che per me e per loro si trattava di qualcosa di più di una meravigliosa adozione del cuore.
Dopo qualche giorno infatti Appia, tra le carezze e le lacrime di Roberta, è volata via, consegnandomi una missiva in codice che recitava il seguente messaggio: “Caro Guido, ricordati che la fortuna è cieca. Mi raccomando, accompagnala con cura! Buona continuazione di viaggio a te e Roberta”.
Confesso che ad oggi ancora mi sto interrogando sul significato del messaggio di Appia, ma come potete vedere dalle foto e dai video, accompagno Roberta nella sua quotidianità, e, senza falsa modestia, lo faccio piuttosto bene! Ma non sarà che la mia nuova referente umana ha forse qualche problemino di vista? Boh…. Ma che mi importa!…. Io mi sono innamorato ciecamente di lei e per me è bellissima, buonissima e bravissima!”
Guido è mancato l’11 settembre 2022, ed ora è Roberta che scrive a lui.
“Caro Guido ex Biscotto,
la tua presenza nella mia vita, breve ma intensissima, mi ha lasciato tanti e grandi valori oltre che indelebili ricordi. Sei arrivato già adulto, direi anzianotto, ma con lo spirito di un fanciullo, allegro, brioso, felice sempre. Esattamente sette giorni dopo il tuo arrivo, non solo mi hai aiutato nel lasciar volare via Appia, ma sei diventato la mia quotidiana dose di buon umore, spensieratezza e saggia fiducia nella vita e negli altri. La tua presenza, a volte discreta a volte irruenta nonostante l’età, mi ha trovata disarmata di fronte alla tua malattia piena di sofferenza e questo, nonostante mi fossi preparata, ha reso il nostro ultimo anno insieme davvero difficile e straziante.
Credo che né chi ti ha trovato né chi ti ha custodito abbia realizzato il tuo valore relegandoti nel dimenticatoio, ma poco importa perché ciò ha permesso a me di averti accanto per quasi cinque anni. Quando sei tornato a casa, in quella fredda urna, ti ho abbracciato, ho immaginato di prendere tra le mie mani il tuo musone, di accarezzarlo e baciarlo ancora una volta e di annusare ancora quel profumo di mirra con cui ti ho lasciato andare mentre lisciavo le tue morbide e vellutate orecchiette… E mentre scendevano le lacrime mi hai sussurrato: ”C’è soltanto un modo per continuare a farmi esistere… dona il tuo amore ad un altro cane, esattamente come hai fatto con me…”
Te ne sei andato l’11 Settembre e l’11 Ottobre è arrivato Amos ex Harley …..
L’ho scelto come ho fatto con te, tra centinaia di struggenti post tutti uguali che fanno piangere senza restituire opportunità e dignità a creature meravigliose, ingiustamente dimenticate e abbandonate a scontare ergastoli senza aver mai commesso alcun reato…
Ma tu quel giorno mi hai detto “Chiama…” Ed io ti ho ascoltato….
Forse era troppo presto… forse ero troppo provata ancora dal nostro addio doloroso… forse, forse e ancora forse…ma con quel bagaglio pieno di forse, sono partita l’11 Ottobre mattina per Briosco in provincia di Milano insieme a Cosimo Lentini, istruttore cani guida.
Appena arrivati alla cascina di Giovanna un folto gruppo di cani di varie taglie e razze ci hanno accolto festosi. Dopo qualche minuto è arrivato da me, correndo, un “non ben identificato cane” che, dopo aver fatto le feste a tutti, si è seduto proprio davanti a me, offrendomi il suo testone…tondo, grande, morbido….ed il mio pensiero è corso veloce a te, Guido!
Poi, esplorandolo meglio, con te Guido poco ha in comune, a parte la meravigliosa rotondità della testa… ma vabbè, avendo superato brillantemente i test guinzaglio, traffico, scale, griglia e macchina siamo ripartiti per Verona, e oggi è il mio accompagnatore ufficiale”